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modello organizzativo D. Lgs. 231/2001 secondo la prassi di riferimento UNI/PdR 138:2023

MODELLO ORGANIZZATIVO GESTIONE E CONTROLLO ex D. Lgs 231/2001 semplificato come da prassi di riferimento UNI/PdR 138/2023

presentazione

La Prassi di Riferimento Uni/PdR 138:2023 definisce gli elementi di contenuto per l'implementazione di un Modello semplificato di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 per la prevenzione dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati societari nelle imprese di piccole dimensioni (micro e piccole imprese).

Anche le imprese di piccole dimensioni, possono essere ritenute responsabili di reati contro la Pubblica Amministrazione e di reati societari , ove non dimostrino di avere adottato ed attuato efficaci modelli organizzativi e gestionali atti a prevenire tale eventualità; il rischio che un’impresa di piccole dimensioni sia coinvolta in procedimenti penali per i reati richiamati dal decreto 231 è tutt'altro che remoto (basti pensare al fenomeno delle erogazioni pubbliche e dei finanziamenti alle piccole imprese).

La Prassi di Riferimento Uni/PdR 138:2023 ha come oggetto un preciso ambito dei rischi ex D.Lgs. 231/2001, riferendosi ai  reati contro la pubblica amministrazione, ai reati societari e (tra questi) alla corruzione tra privati, rispetto ai quali l’impresa può essere ritenuta responsabile, ove non dimostri di avere adottato ed attuato efficaci modelli organizzativi e gestionali.

esempi di reati contro la PA e reati societari

Il MOG 231 semplificato proposto dalla Prassi di Riferimento Uni/PdR 138:2023 prende in considerazione la potenziale commissione dei seguenti reati nello svolgimento della sua attività:

Reati contro la Pubblica Amministrazione:
  • Indebita percezione di erogazioni pubbliche (art 316-ter c.p.)
  • Malversazione di erogazioni pubbliche (art 316-bis c.p.)
  • Corruzione per l’esercizio della funzione (art 318 c.p.)
  • Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art 319 c.p.)
  • Corruzione in atti giudiziari (art 319-ter c.p.)
  • Istigazione alla corruzione (art 322 c.p.)
  • Corruzione di pubblici funzionari stranieri (art 322-bis c.p.)
  • Induzione indebita a dare o promettere utilità (art 319-quater c.p.)
  • Traffico di influenze illecite (art 346-bis c.p.)
  • Truffa in danno di Stato o ente pubblico (art 640-bis c.p.)
  • Frode nelle pubbliche forniture (art 356 c.p.)

Reati societari:
  • False comunicazioni sociali (art 2621 c.c.)
  • Corruzione tra privati (art 2635 c.c.) e istigazione alla corruzione tra privati (art 2635-bis c.c.)

Organismo Di Vigilanza - O.D.V.

L’Organismo di Vigilanza (monocratico o collegiale) ha il compito di vigilare costantemente sulla corretta applicazione, rispetto e aggiornamento del Modello Organizzativo di Gestione e Controllo  predisposto dall’Ente, ed in particolare deve vigilare:
  • sulla sua osservanza da parte di tutti i destinatari;
  • sull'effettiva efficacia nel prevenire la commissione dei Reati;
  • sull'attuazione delle prescrizioni nello stesso contenute;
  • sul suo aggiornamento, nel caso in cui si riscontri la necessità di adeguare il Modello Organizzativo di Gestione e Controllo a causa di cambiamenti sopravvenuti alla struttura e all'organizzazione aziendale o al quadro normativo di riferimento.

Quanto alla composizione dell’Organismo di vigilanza, la Prassi di Riferimento Uni/PdR 138:2023 propone quattro soluzioni di ODV monocratico, prevedendo che la funzione possa essere assolta dall'organo amministrativo (purché specificamente formato), da un consulente esterno, dal sindaco unico o dal responsabile del sistema di gestione eventualmente adottato dall'Ente.

perché implementare un Modello Organizzativo 231

  1. perché così si crea una “condizione esimente”, che evita o almeno limita al massimo la possibilità che l’attività aziendale venga, anche temporaneamente, sospesa e che rilevanti sanzioni pecuniarie vengano inflitte;
  2. perché permette di analizzare e migliorare il funzionamento dell’azienda e la gestione dei rischi;
  3. perché trasmette al mercato l’immagine di un’azienda attenta ai principi dell’etica negli affari;
  4. perché un numero crescente di Amministrazioni Pubbliche (ma anche clienti privati) favorisce o addirittura richiede l’adozione del Modello 231;
  5. perché le aziende che hanno adottato il Modello 231 ottengono maggiore punteggio richiedendo il rating di legalità;
  6. perché le aziende possono richiedere lo sconto dei premi assicurativi INAIL (mod. OT23) per interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.

IL NOSTRO INTERVENTO

Il nostro progetto di intervento per l'implementazione del Modello Organizzativo di Gestione e Controllo, prevede:
  • audit iniziale per l'analisi del business aziendale, del mercato, dei rischi tipici del settore e della struttura organizzativa;
  • definizione del programma di azioni per l'implementazione el Modello all'interno dell'ente;
  • redazione del manuale e delle procedure operative;
  • redazione del codice etico;
  • definizione del programma di formazione, differenziato in funzione del ruolo operativo e la posizione gerarchica;
  • definizione del programma delle attività di vigilanza, aggiornamento e manutenzione del Modello Organizzativo di Gestione e Controllo, attraverso audit programmati e interventi a campione;
  • assunzione dell'incarico di membro dell'Organismo di Vigilanza;
  • implementazione della procedura Whistleblowing e predisposizione del Sistema Disciplinare come da  D.lgs. 24/2023;
  • aggiornamento periodico in occasione di modifiche normative o organizzative.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Per ottenere maggiori informazioni sulle modalità di implementazione di un Modello Organizzativo Gestione e Controllo azienda, rispondente al D. Lgs 231/2001, compilate il form CONTATTI, specificando dimensioni e tipologia dell'azienda e settore di business.
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