Scuola a prova di privacy, attenzione a foto di feste e gite
FONTE: Federprivacy - Italia Oggi del 31 ottobre 2023 - di Antonio Ciccia Messina
Sharenting sorvegliato speciale, a partire dalle aule scolastiche. È questo il messaggio lanciato dal Garante della privacy, che nella edizione 2023 del Vademecum “La scuola a prova di privacy” ha dedicato uno speciale approfondimento alle buone prassi di educazione digitale, soffermandosi su alcuni consigli pratici a proposito del fenomeno dello sharenting, la condivisione delle foto dei propri figli minori sui social da parte dei genitori, e della corretta gestione dei video e delle foto realizzate in occasione di feste e gite scolastiche.
I due aspetti della quotidiana vita scolastica, peraltro, sono connessi e le buone prassi, di cui parla il Garante, devono diventare oggetto di protocolli interni, di circolari operative ed anche di comunicazioni ai genitori. Tutto ciò risponde a due finalità. La prima finalità è accrescere la cultura della privacy e diffondere virtuose abitudini di comportamento. La seconda finalità è prettamente giuridica e riguarda la necessità di evitare il coinvolgimento della scuola in responsabilità, anche per omissioni, che possano essere contestate per avere permesso o,addirittura, agevolato condotte in violazione della riservatezza, soprattutto se si parla di minori.
Esaminiamo, pertanto, i due aspetti trattati nel citato vademecum, partendo dai consigli del Garante e aggiungendo alcuni adempimenti da mettere in agenda.
Gite e Recite
Nel vademecum 2023 viene confermato che non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Il Garante precisa che queste immagini, in questi casi, sono raccolte dalle famiglie per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione. Se è così, allora la disciplina legale della privacy e le connesse sanzioni non si applicano.
Il vademecum, però, aggiunge, che va prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet e sui social network. In tali casi,conclude il Garante, e questa avvertenza vale anche per gli usi personali da parte dei genitori, la diffusione di immagini dei minori richiede, di regola, il consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale e delle altre persone presenti nelle fotografie e nei video.
Vediamo le ricadute operative di tutto ciò.
Le ipotesi sono due:
1) diffusione da parte dei genitori per scopi personali;
2) diffusione da parte della scuola.
Nel caso in cui siano i genitori a diffondere immagini relative a gite, recite ed altri eventi simili, si ritiene che la scuola debba promuovere la conoscenza delle disposizioni del Garante, soprattutto se gli eventi sono realizzati nei locali scolastici. La scuola deve assicurarsi che le famiglie siano consapevoli degli obblighi derivanti dalla legislazione sulla privacy: questo significa, per le scuole, fare comunicazioni esplicative specifiche, da ripetere eventualmente in occasione degli eventi.
Tali avvisi, in particolare, servono a chiarire le responsabilità dei genitori e a evitare un qualsiasi coinvolgimento della scuola in eventuali irregolarità o, peggio, illeciti.
Nel caso in cui sia la scuola a diffondere le immagini ci sono parecchi profili da vagliare. In primo luogo, si deve sottolineare che la scuola può diffondere dati (tra cui le immagini) solo se c'è una norma di legge o di regolamento o di atto amministrativo generale che lo preveda oppure se necessario per le finalità istituzionali (in tale ultimo caso, deve esserne data notizia al Garante almeno dieci giorni prima dell'inizio diffusione): si tratta della base giuridica di copertura, mancando la quale la diffusione di dati è illegittima. Altro punto da ricordare è la raccolta della liberatoria per la diffusione dell'immagine, previa completa informativa: ciò è necessario per espressa previsione del codice civile. Occorre, poi, ricordarsi che, per le immagini da cui sia possibile ricavare dati sulla salute scatta la scure del divieto di diffusione.Anche per questi profili emerge l'esigenza di protocolli e/o circolari interne.
Sharenting
Per sharenting si intende il fenomeno della condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (foto, video, ecografie).
Al riguardo il vademecum 2023 per la scuola del Garante ricorda ai genitori che postare foto e video di diversi momenti della vita dei minori, magari accompagnati da informazioni tra cui l'indicazione del nome o dell'età o il luogo in cui è stato ripreso, contribuisce a definire l'immagine e la reputazione online.
Ciò che viene pubblicato online o condiviso nelle chat di messaggistica rischia di non essere più nel controllo di chi ha diffuso i contenuti e questo vale maggiormente nel caso dei minori.
I minori, inoltre, potrebbero non essere contenti di ritrovare loro immagini a disposizione di tutti o non essere d'accordo con l'immagine di sé stessi che si sta costruendo.
Peraltro, se proprio si decide di pubblicare immagini dei propri figli, per il Garante, è importante provare almeno a seguire alcune accortezze, come: rendere irriconoscibile il viso del minore o coprirlo con una “faccina” (emoticon); limitare le impostazioni di visibilità delle immagini sui social network; evitare la creazione di un account social dedicato al minore;leggere e comprendere le informative sulla privacy dei social network su cui si caricano le fotografie.
Certo, il Garante si rivolge in maniera diretta ai genitori, che vengono ammoniti dal vademecum a prestare particolare attenzione se intendono condividere online contenuti che riguardano i propri figli (foto, video, storie).
Peraltro le precauzioni indicate dal Garante, come quelle per gite e feste, sono riportate nel vademecum per le scuole e questo vuol dire che il Garante si attende che la scuola giochi un ruolo determinante nella facilitazione di buone prassi: alle scuole è affidato, dunque, il compito di diffondere tra i genitori materiale informativo sui rischi dello sharenting e ciò soprattutto quando l'occasione della ripresa di immagini dei figli avvenga in ambito scolastico.